SETTORI E BRANCHI DELL’ ATTIVITÀ ECONOMICA

Settore primario

L' attività rurale a Leros, negli ultimi anni è  caratterizzata da un  ristagno intensificato,  mentre si sono verificati fenomeni di emarginazione e di abbandono di zone rurali di particolare importanza. La situazione  dell' attività rurale di  Leros è correllata al grande assorbimento di manodopera del K.Θ.Λ. (Centro di Cura  Statale di Leros). Non è possibile la stima esatta dei potenziali lavoratori occupati nel settore rurale, poiché la maggior parte dei terreni a sfruttamento rurale appartengono direttamente o indirettamente ai lavoratori del Centro di Cura Statale.

Le potenzialità agricole dell’isola restano non sfruttate, situazione manifestata anche dall' assenza di iniziative per la presentazione di progetti nel quadro dei programmi operativi del Ministero dell`Agricoltura. Emblematico è anche il fatto che a Leros funzionino soltanto due  serre in un’area totale di soli 2000 mq, e di queste serre  soltanto una è riscaldata. Le aree irrigate sono poche ed ancora meno sono gli impianti utilizzati per un’irrigazione adeguata e conforme alle condizioni di rifornimento idrico delle isole dell'Egeo.

Gli allevamenti sistematici sono circa 40. L’ attività zootecnica riguarda soprattutto l'allevamento di capre e di pecore, anche se ci sono due  allevamenti  di bovini da latte. Inoltre, esiste un allevamento di suini e tre allevamenti  ovicoli (uno, più grande, a produzione mista di carne e uova e due, più piccoli,  di tipo familiare). Nel 2005, a Partheni è stato ultimato un mattatoio di proprietà comunale, di concezione più moderna, il quale soddisfa, attualmente, le esigenze degli allevatori.

La lavorazione e la standardizzazione di prodotti agricoli a Leros riguardano alcune attività e prodotti marginali. Nonostante la presenza di un mercato importante nell' isola (Centro di Cura Statale) i prodotti alimentari locali sono ridotti. Notevole, tuttavia, è la produzione di alcuni prodotti tra i  quali il  formaggio di qualità eccezionale, conservato in maniera tradizionale (conservazione in un  misto di residui di vino, origano e cenere).

In modo simile, è sviluppata un’ attività notevole di apicoltura con un’ ampia rete di apicoltori e di 1.500 alveari di tipo europeo. Si produce un miele di timo di qualità superiore ed in quantità soddisfacenti. La produzione annuale di miele ammonta  a circa 20 tonnellate, mentre sono considerevoli le prospettive d' installazione di nuovi alveari. Alcuni  degli apicoltori collaborano con la ΚISPE (Cooperativa Sociale a Responsabilita Limitata) nei stabilimenti della quale  è avviata la standardizzazione del miele locale.

Diversa è la situazione nel settore della pesca nell' isola, in particolare dopo i mutamenti negli ultimi anni (ritiro di barche da pesca). La flotta peschereccia di Leros è composta da 15 pescherecci a strascico, 2 pescherecci da rete circolare a fondo chiuso, 2 tartane a vela e 150 pescherecci. Il numero complessivo di coloro che si occupano sistematicamente con la pesca è di circa 350 persone. La pesca costituisce dunque, nonostante l’ andamento decrescente, la seconda fonte d' introiti dell' isola dopo il Centro di Cura Statale.

Concludendo si potrebbe dire che i settori dell’ agricoltura e degli allevamenti presentano potenzialità di crescita e che, intanto, restano non sfruttati. Le condizioni climatiche ideali ed i grandi margini di crescita della coltura biologica e di qualità, costituiscono dei vantaggi importanti per l' economia locale.

Manifattura - Artigianato

Al di fuori del settore agricolo l' attività di manifattura / artigianato a Leros si presenta limitata. Le attività principali si limitano alla produzione di materiali edilizi e ad alcune unità di produzione artigianale, come per esempio  oreficerie,  panifici e pasticcerie, laboratori di ceramica e di articoli turistici. Vi è, inoltre, il settore dell’ itticoltura (orate – spigole) e la possibilità di confezionamento della produzione che si aggira intorno alle 600 - 700 tonnellate all' anno.

Le imprese più grandi, attive nel settore secondario, si occupano dell' estrazione di minerali e di materie prime (1 impresa) e di produzione di cemento e  commercio di ferro (3 imprese).

Negli ultimi anni, lo sviluppo turistico ha originato un boom edilizio nell' isola, e quindi un’intensa crescita delle attività economiche legate alle costruzioni.

Turismo

Importanti margini di miglioramento  presenta il settore della manutenzione e riparazione  di imbarcazioni. A Leros operano due marine attrezzate per questi tipi di lavori (manutenzione e riparazione di motori e di vele, lavori di carpenteria navale, elettrologia, applicazioni su poliestere ecc...).

Leros, un' isola di bellezza particolare nell’ estremità orientale dell' Egeo, non è saturata dall’ invasione del turismo di massa. Riesce, cosi, a mantenere inalterate nel tempo le sue caratteristiche particolari. Nonostante l' isola non abbia, dunque, da mostrare un’ intensa crescita turistica, come quella di altre isole del Dodecaneso (Rodi, Cos), tuttavia, negli ultimi anni e, considerata anche la crisi del turismo di massa che accentua il binomio ‘sole e mare’, Leros cerca di proiettarsi come una destinazione attraente per vacanze che combinano attività turistiche alternative. L' isola ha ormai superato, in maniera soddisfacente, la sua dipendenza dall’ esistenza del Centro di Cura Statale e rivendica  la pretesa di occupare un posto alternativo nel firmamento turistico del Dodecaneso. Gli imprenditori del settore turistco, in cooperazione con il Comune di Leros e la Consociazione delle Istituzioni Locali allo Sviluppo, hanno intrapreso il compito di promuovere sistematicamente il prodotto turistico dell' isola  attraverso i mass media e le fiere internazionali in Grecia e all' esterno.

Nel 2004, a Leros operavano  27 unità alberghiere, per un totale di 1.168 posti letto, come pure circa 60 imprese di camere in affitto ed un campeggio. Tra le unità alberghiere dell' isola, 21 sono di categoria C, 5 di categoria D ed E, e soltanto 1 di categoria B. Secondo i dati della Camera di Commercio del Dodecanneso, a Leros operano 16 imprese di camere in affitto. Nel 2003 gli arrivi e i pernottamenti nelle strutture alberghiere sono state 1.753 e 6.144 rispettivamente. Il 78% degli arrivi riguardava turisti greci ed il 22% turisti stranieri. La percentuale degli stranieri  registra un calo continuo.

Dall' 1982, anno in cui venne applicata la legge “Aiuti allo Sviluppo”   fino ad oggi, si sono concretizzati parecchi progetti d' investimento per la creazione di unità alberghiere, fatto che ha aumentato l' offerta di posti letto. Il boom che si è verificato nella costruzione di alloggi turistici - specialmente alla fine degli anni 80 - ha cambiato radicalmente i dati dell' economia turistica dell’isola. Si è creata, infatti, un' infrastruttura notevole di piccole unità, di un ottimo livello e di standard di qualità, ben diverse dalle unità alberghiere per il turismo di massa sviluppate a Rodi e a Cos. Il fenomeno è proprio tipico dello sviluppo turistico di un gruppo di isole emergenti del Dodecaneso (Leros, Carpathos, Calimnos) e segnala la svolta di una parte del mercato verso nuove destinazioni e alloggi di dimensioni ridotte.

Commercio - servizi

A Leros, il settore terziario (commercio e servizi), si è sviluppato in maniera sproporzionata, almeno ai dati demografici dell' isola. Secondo i dati della Camera di Commercio del Dodecaneso, nell' isola sono attive circa 165 imprese di commercio (al minuto o all' ingrosso) tra le quali il 25% si occupa del commercio di generi alimentari e di elettrodomestici. Questo fenomeno si spiega considerando le esigenze del Centro di Cura Statale (soprattutto di prodotti alimentari e di generi di largo consumo). Inoltre, operano circa 60 imprese di servizi (saloni di bellezza, noleggio/ vendita di automobili, scuole private di recupero ecc.) e circa 100 ristoranti - caffè-bar ecc.

Economia sociale

L' applicazione della riforma psichiatrica a Leros, nel quadro del Regolamento 815/84, oltre ai risultati sorprendenti registrati nelle condizioni di vita, di cura e di riabilitazione dei pazienti, ha segnalato  l’ avvio verso la diminuzione progressiva del numero dei pazienti del Centro di Cura Statale. L’ obbiettivo a lungo termine del Programma di Riforma Psichiatrica era il restringimento graduale del Centro di Cura Statale, compreso anche il PIKPA (Istituto di Previdenza sociale), allo scopo di renderlo una moderna infrastruttura di servizi psichiatrici per la regione delle isole meridionali dell' Egeo. Il risultato inevitabile di questa riforma è stato la riduzione del numero dei lavoratori del Centro di Cura Statale ma anche il cambiamento dei criteri per la loro formazione e specializzazione. Oggi nel Centro di Cura Statale lavorano 1.200 persone.

Nel 1990,  nel quadro dell' iniziativa di riforma, sono stati attivati  i programmi, finanziati dalla U.E., per la riabilitazione  del Centro di Cura Statale. Nel 1991 viene realizzato il programma LEROS I, che costituisce l’ avvio agli interventi e alla riformazione dell' istituzione. In questo ambito si creano la prima Cooperativa Terapeutica e la Cooperativa Agricola, al fine di formare professionalmente  e  riabilitare i pazienti. Il modello della Cooperativa Agricola è stato applicato anche nella creazione - nel quadro del programma LEROS II 1993 – 1995 -  di strutture per la riabilitazione al lavoro di tipo cooperativo nel Centro di Cura Statale.  Nel 1994 vengono istituiti il laboratorio di ceramica, una squadra pulizie, due cantine, il laboratorio di pittura, il laboratorio di ricamo - maglia e il reparto per la fabbricazione di tappeti. Nel 1999 parte il programma PSICHARGOS, con il finanziamento del quale  si crea un laboratorio di pasticceria.

Il prossimo passo verso l' integrazione socioeconomica e professionale delle persone affette da problemi psicosociali, è l’ istituzione delle Cooperative Sociali a Responsabilità Limitata (KISPE). Nel 2002 vengono completati i provvedimenti per la costituzione del KISPE del Dodecaneso con sede a Leros. Le prime attività del KISPE riguardano la produzione di prodotti orticoli, la standardizzazione del miele, in collaborazione con i produttori locali e la preparazione di prodotti di panetteria e pasticceria per le esigenze della ristorazione (catering).

Il laboratorio per il trattamento e la  standardizzazione del miele costituisce la prima attività d' investimento sostanziale del K.I.S.P.E., ed è stato integrato nel quadro del finanziamento dell' Iniziativa Comunitaria LEADER+  del Ministero dell' Agricoltura.